L’ Impianto idrico igienico-sanitario è un sistema di tubature che, allacciato all’acquedotto, svolge essenzialmente due funzioni: la distribuzione dell’acqua alimentare e sanitaria (“acqua potabile”) nei diversi locali dell’abitazione,
lo smaltimento delle acque di scarico (“acque nere” come residui organici, saponosi, ecc. o “acque chiare”, come l’acqua piovana).Un impianto idrico-sanitario (chiamato anche come idraulico o idrico) ha la funzione di portare e distribuire l’acqua fredda e/o calda alle utenze e di allontanare la stessa una volta usata. E’ dotato di apparecchiature di trattamento dell’acqua, reti di adduzione e distribuzione dell’acqua complete dei relativi accessori (contatori, giunti ecc.), gruppi di sopraelevazione della pressione idrica, produttori di acqua calda sanitaria, apparecchi di erogazione, reti di scarico delle acque.Attualmente i materiali più usati per la realizzazione degli impianti idraulici sono il multistrato per acque potabili e il PVC per acque nere o bianche. Come viene certificata la conformità dell’installazione di un impianto igienico-sanitario? Come per altre tipologie d’impianto, l’installazione dell’impianto idrico è disciplinata da normative ben precise che prevedono obbligatoriamente l’adeguamento a determinati standard costruttivi, sia per una sede abitativa completamente nuova che in fase di ristrutturazione.La normativa cui fare riferimento è quella contenuta nel Decreto Ministeriale 37/2008 del Ministero dello Sviluppo Economico, in materia di “attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici” (ha sostituito la legge n. 46/1190). Inoltre, è importante ricordare che, al termine dei lavori, il responsabile dell’impresa che ha modificato o installato l’impianto deve rilasciare al committente la dichiarazione di conformità.DM 37/2008, Art 7, comma 1: “Al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste dalla normativa vigente, comprese quelle di funzionalità dell’impianto, l’impresa installatrice rilascia al committente la dichiarazione di conformità degli impianti realizzati nel rispetto delle norme di cui all’articolo 6.Di tale dichiarazione, resa sulla base del modello di cui all’allegato I, fanno parte integrante la relazione contenente la tipologia dei materiali impiegati, nonché’ il progetto di cui all’articolo 5”.Quali sono le responsabilità dell’installatore e quali quelle del committente dei lavori? Come avviene l’installazione di un impianto igienico-sanitario? Quali accorgimenti adottare per preservare un impianto igienico-sanitario? aprire il rubinetto della propria casa e poter usufruire di acqua potabile, all’occorrenza anche calda, è possibile grazie ad un impianto indispensabile per le abitazioni moderne, ovvero l’impianto idrico-sanitario. Gli impianti idrici permettono un rifornimento costante di acqua potabile, quindi è fondamentale porre la dovuta attenzione alla qualità dell’acqua destinata al consumo umano, considerando che può essere alterata da agenti esterni come fattori chimici e fattori microbiologici.Preservare una buona qualità dell’acqua deve essere l’obiettivo principale di coloro che progettano, installano, gestiscono il funzionamento e fanno manutenzione alle reti di distribuzione idrica. Alcune semplici misure di prevenzione possono essere la selezione dei materiali delle tubazioni, un corretto dimensionamento dell’impianto (calcolo effettivo delle reali perdite di carico) e il mantenimento di temperature di acqua calda superiori a 50°C. Impianti idrici: aspetti normativiCome prescrive il d.m. gli impianti idrici e sanitari, indipendentemente dalla propria destinazione d’uso e dalle proprie dimensioni, sottostanno all’obbligo di progetto realizzato da un progettista abilitato o da schema redatto dal responsabile tecnico della ditta installatrice.
Link Utili:
Una definizione dell’argomento idraulica data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)